VOCI DI DONNE
8 marzo: cosa significa essere donna a Tanà?
Donne: ne incontriamo tante, nel nostro lavoro ad Antananarivo. In occasione della ricorrenza dell’8 marzo Maisons Des Enfants vuole condividere con voi le loro voci: saranno le protagoniste dei nostri progetti a raccontare il proprio personale modo di essere donna in un contesto così difficile, fra le strade e le case povere del quartiere di Antohomadinika.
Quando pensiamo alle beneficiarie del Centro Mère Enfant non possiamo non ricordare le centinaia di bambine che partecipano alla sala studio e alle attività ricreative, le ragazze che fanno parte del club degli adolescenti, le mamme che seguono le nostre formazioni ed infine le più anziane, sagge nonne o spesso “madri acquisite” dei nostri bambini.
In un quartiere così complesso, aggrovigliato e composto di sfaccettature, contraddizioni e storie che si incastrano le une con le altre, le accomunano le sfide, grandissime, e i problemi, vitali, da affrontare ogni giorno.
Immersi nel dibattito sul genere – tematica enorme in contesti ben più favorevoli – ci fermiamo a pensare a cosa succeda quando ci troviamo in uno dei quartieri più poveri di Antananarivo. Quali sono i rischi connessi alla sfera femminile? Quale è la percezione di una donna? Si sogna in grande o si resta con i piedi per terra?
Le domande che ci siamo poste sono numerose e le tematiche non sono sempre semplici da affrontare ma, con un lavoro di mediazione linguistica, abbiamo provato a chiedere proprio a loro!
Cosa significa essere donna?
“Sopportare tutte le cose nella vita quotidiana, che sia brutta o bella”
“Le donne donano più amore degli uomini”
“Essere colei che non lavora molto rispetto a quanto lavorano gli uomini, a volte a causa di possibilità differenti”
“Essere la responsabile del fuoco domestico”
“Essere la responsabile dei figli e degli anziani”
“Essere colei che dona vita ai bambini”
“Essere colei che educa”
“Essere la persona che svolge i lavori di casa”
“Essere colei che possiede libertà ma spesso se la fa sottrarre”
“Le donne sono un po’ come le protettrici del Paese”
“La donna è rispetto”
“Le donne sono sante”
“Avere valore unico”
Donne e lavoro: quali sono le difficoltà per una donna?
“Conciliare lavoro e figli nella giornata lavorativa”
“L’insufficienza di soldi anche con un lavoro”
“Quando si ha un lavoro, l’avere un beneficio dalla vendita”
“C’è tanta discriminazione quando non si hanno gli studi adatti o l’esperienza giusta”
“Un salario inferiore a quello maschile”
“Maggiori pregiudizi”
“L’avere ereditato un lavoro”
“Distinzione tra i lavori maschili e quelli femminili”
“Maggiori rischi”
In seguito, abbiamo riflettuto rispetto alla dimensione dell’essere donna all’interno di un contesto ambientale e di vita che spesso racchiude lati oscuri, non facili da fare emergere; un contesto che a volte crea unione ma spesso rappresenta una trappola per chi ci abita.
Antohomadinika è una bidonville abitata da circa 13.000 persone, con un’alta percentuale di minori facenti parte di famiglie monoparentali, dove le donne sono il cardine e svolgono mestieri come lavandaie o venditrici ambulanti. Ad ogni angolo c’è vita.
La domanda seguente è atta a comprendere quanto ciò che ci sta intorno, le persone, gli stimoli a volte ci “formano” e ci cambiano, ma tante altre ci spaventano e ci trattengono.
Quali sono le difficoltà per una donna in questo quartiere?
“Subire della violenza, sia psicologica che fisica; non siamo mai sicure”
“La gestione in totale solitudine della casa, dei bambini”
“La cura degli anziani dove ogni posto nel quartiere, ogni strada, ogni casa, rappresenta un “ostacolo”
“Il sentirsi sfruttate, sia da un punto di vista fisico che materiale. Come, ad esempio, l’essere dipendenti da uomini che entrano in casa e ti chiedono soldi in prestito senza mai restituirli”.
“La discriminazione sociale a partire dalle nostre case che non sono belle”
“Il non farcela, la paura di essere derise”
“La sicurezza di camminare nel quartiere da sole”
“Il non riposarsi mai”
“Il non avere soldi”
“La poca considerazione”
A partire dalle loro risposte, ci siamo quindi chieste quelle che sono le aspirazioni di ognuna, dalle più piccole alle più grandi; quali sono i loro sogni, le loro prospettive, ora e dopo.
Che vita vorreste vivere?
“Una vita stabile, come ad esempio, la possibilità di mangiare bene”
“Riuscire a progredire nella vita, trovare un buon lavoro e una bella casa per la mia famiglia”
“Avere una buona salute”
“Avere una stabilità finanziaria e mentale”
“Cambiare qualcosa”
“Trovare una casa accogliente”
“Essere soddisfatta”
“Provare a studiare medicina in un futuro”
“Avere un buon pasto ogni giorno, almeno per i miei figli”
“Fare l’insegnante, insegnare il malgascio ai bambini”
“Avere la possibilità di realizzare i miei sogni”
“Diventare un’ostetrica”
Cosa significa essere “donna di valore”?
“Avere un viso bello”
“Tenere un buon comportamento con i bambini e con la società”
“Avere un bel marito”
“Essere bella e forte”
“Esere colei che ama pregare”
“Vestirsi bene”
“Essere una donna socievole e indipendente”
“Essere colei che pensa tutti i giorni alla speranza nel futuro”
“Crede in qualcosa”
“Essere colei che a volte piange”
Per ogni donna, sentirsi donna con “valore” è strettamente soggettivo ma la bellezza sta nell’esprimerlo e rispettare la forza silenziosa, la creatività e la spiritualità di tutte le altre.
L’8 marzo in Madagascar le donne non lavorano
Per alcune di loro si tratta di una giornata importante per agevolare la diffusione dei loro diritti, per altre un’occasione per mostrare l’importanza della donna, un momento dove possono fare quello che vogliono.
Normalmente da tradizione festeggiano tutte insieme partecipando al “carnevale” organizzato nel quartiere di Mahamasina, finalizzato a sensibilizzare la tematica anche mediante la distribuzione di gadget a ciascuna di loro.
“8 marzo, festa della solidarietà di una donna che sostiene il suo Paese”
Quest’anno MAD.E. ha deciso di organizzare un piccolo momento celebrativo al Centre Mère Enfant, per condividere insieme questa giornata.
MIRARY SOA OH AN’NY VEHIVAVY REHETRA
AUGURI A TUTTE LE DONNE
