Terez Duhameau madrina di Stéphanie

Ho scoperto MADE nel 2019 quando uno dei miei colleghi, con cui lavoravo all’epoca in un’azienda di e-commerce a Parigi, è andato in Madagascar per fare del volontariato. Io ero la direttrice del servizio clienti di questa azienda e ho iniziato a lavorare con un centro di assistenza in Madagascar.

Ho cominciato piano piano a conoscere questo Paese, che mi interessava molto, e volevo essere coinvolta in qualche modo, volevo aiutare.

 

Nel maggio 2019 sono diventata madrina di Stéphanie, che al tempo aveva cinque anni e mezzo. Per me era importante che fosse una bambina, perché penso che come donne siamo più vulnerabili.

Grazie al progetto SAD, con una donazione regolare di 80 centesimi al giorno, si può letteralmente cambiare la vita di un bambino, permettendogli di avere una vita migliore, di continuare la scuola, di ricevere cure mediche regolari e aiuti alimentari e di uscire dalla povertà estrema. In questo modo si ottengono ricadute positive per l’intera comunità locale. Tramite l’associazione ricevo regolarmente aggiornamenti su Stéphanie, sui suoi progressi scolastici, la sua salute e su tutta la sua famiglia. Insieme a delle sue foto ricevo anche brevi messaggi e disegni fatti da lei.

Grazie al mio lavoro ho la fortuna di viaggiare regolarmente in Madagascar e quest’anno ho avuto l’opportunità di incontrare Stéphanie e la sua sorellina di persona.

 

Ho visitato il Centro Mère Enfant di Antohomadininka, un piccolo edificio con un cortile interno, nel mezzo di un quartiere estremamente povero, con una quindicina di persone che vi lavorano. Una sala riunioni, una cucina e una sala studio con disegni e mappe del mondo appese alle pareti.

Una stanza per le consultazioni mediche, uno stock di generi alimentari e una piccola sala computer.

Una doccia e servizi igienici. È tutto così piccolo, ma questo basta per aiutare circa 300 bambini e le loro famiglie ad avere un futuro migliore.

 

Ho portato a Stéphanie alcuni regali, ma non è stato facile scegliere, i nostri mondi sono molto diversi. Era molto sorridente e molto, molto timida. Spero che sia rimasta contenta.

 

Ma cosa mi piacerebbe davvero regalarle? La possibilità di avere una vita migliore, ovviamente, ma

soprattutto la libertà di decidere da sola che tipo di vita vuole avere, per non dover mai dipendere

da nessuno. Essere libera. Spero di poterla aiutare a diventare la persona che vuole diventare.