Madagascar in vetta alla classifica più triste

“Il Madagascar e la Repubblica Democratica del Congo sono i più preoccupanti esempi della privazione in Africa”. Lo afferma la Banca Mondiale, che ha recentemente pubblicato i report “Poverty in a Rising Africa” e “Global Monitoring report 2015/2016).

Gli studi hanno preso in esame oltre 80 criteri, tra cui sicurezza, diritti civili, libertà economica, stato di diritto, rispetto delle leggi, sviluppo sostenibile, sviluppo umano, partecipazione e promozione sociale.

Se nel 2012 gli africani della macroregione che versavano nell’estrema indigenza erano 388 milioni, pari al 43% della popolazione complessiva, nel 1990 erano 284 milioni, pari al 56%. Numerose le differenze tra Paese e Paese, e le diseguaglianze interne, gravi disparità sociali ed economiche. Dove si registrano lievi miglioramenti, va tenuto conto della nuova soglia di povertà estrema, recentemente fissata in 1,9 dollari al giorno.

Secondo la World Bank persiste quindi una grande preoccupazione per l’intera area africana, e gli Obiettivi di sviluppo del millennio (MDGs), che al primo punto hanno l’eliminazione della povertà estrema e della fame entro il 2030, sembrano ancora lontanissimi.

In Madagascar, basta uscire dai pochi resort di lusso concentrati nelle aree costiere per rendersi conto della situazione: lavoro minorile, abbandono scolastico, malnutrizione ed emarginazione sociale sono sotto gli occhi di tutti.

È in questo difficile contesto, e in assenza di un apparato statale che possa fornire aiuti e risposte, che Maisons Des Enfants ONLUS si trova ad operare, ogni giorno. 

Il nostro lavoro non è trattare numeri e percentuali, ma incontrare, accogliere, soccorrere mamme, bambini, persone vere che bussano alla nostra porta in cerca di aiuto.

Scopri "Cosa puoi fare tu".

Fonti:

http://www.worldbank.org/en/region/afr/publication/poverty-rising-africa-poverty-report

http://www.worldbank.org/en/publication/global-monitoring-report